
Peggio di così per Roberto Cota, presidente leghista del Piemonte, non poteva finire: travolto in pieno, lui e la sua maggioranza, dallo scandalo delle firme false, dal rinvio a giudizio di quaranta consiglieri regionali per uso illecito di fondi pubblici. A fronte di questa situazione, dopo scandali e inchieste che ne hanno minato legittimità e rappresentanza politica, impensabile è che la Giunta Cota prosegua sulla propria strada, tanto più che i giudici amministrativi Tar hanno invalidato le elezioni del 2010 per la brutta storia delle firme fasulle. Se poi,...