Il corpo di Pierpaolo Boetto è stato scoperto dalla segretaria dell'azienda.
A citare queato debito tra le cause del gesto è stata la stesssa compagna di Boetto. Pare che lui stesso diverse ore prima del suicido parlava in modo tranquillo al telefono con la compagna, vantando anche diversi crediti.
Gli uomini dell'Arma hanno consegnato il loro rapporto al pubblico ministero Vartan Giacomelli, titolare dell'indagine.
Al momento nessuna ipotesi di reato né alcun nome nel registro degli indagati. Tra i debitori dell'impresa dell'imprenditore suicida anche due Comuni del Padovano.
Resta da accertare la relazione tra questa situazione di crediti vantati verso i clienti e i debiti che l'uomo avrebbe maturato con i fornitori. L'uomo non avrebbe lasciato messaggi scritti utili a capire quanto i problemi economici abbiano influito sul suicidio.