
(ASCA) - Roma, 19 nov - Nuovo strappo nelle relazioni
sindacali dell'artigianato. Nell'incontro di ieri
''Confartigianato si e' assunta la responsabilita' di far
fallire il negoziato sulla previdenza complementare, avviato
fra tutte le parti in base ad una proposta unitaria di Cgil,
Cisl, Uil'', affermano le segretarie confederali della Cgil,
Susanna Camusso e Morena Piccinini.
Sulla proposta avanzata dalle organizzazioni sindacali di
''sostenere il rafforzamento della previdenza complementare
nell'artigianato'', spiegano le dirigenti sindacali, le
organizzazioni artigiane Cna, Casa Artigiani, Claai, ''hanno
confermato la piena disponibilita' alla prosecuzione del
confronto per concordare un testo definitivo''. Ma,
denunciano, ''Confartigianato, sempre pronta a firmare
accordi separati peggiorativi della condizione di diritto dei
lavoratori, ha fatto fallire il confronto negandosi ad ogni
tentativo di soluzione di merito''. Un fallimento che,
inoltre, ''scarica sul Consiglio di amministrazione di
Artifond la responsabilita' degli atti di legge in materia,
venendo meno alle responsabilita' come organizzazioni
istitutive''.
La Cgil sottolinea ''la gravita' della situazione che si
viene a determinare per il mancato consolidamento della
previdenza complementare'' e ritiene ''indispensabile il
coinvolgimento delle istituzioni preposte al sistema, a
partire dalla Covip, al fine di individuare le modalita' per
attivare le soluzioni proposte con il documento unitario''.
Il tutto, concludono Camusso e Piccinini, ''per rispondere
alla duplice esigenza di salvaguardare il diritto alla
previdenza complementare nel comparto e scongiurare il
rischio che con la chiusura di Artifond se ne scarichino le
conseguenze sui lavoratori iscritti al Fondo''.
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