Sciopero generale in Alto Adige

Buona l’adesione generale: tra il 20 e il 30% tra i dipendenti del Comune di Bolzano, il 50% in Seab, il 32% in Telecom. Anche i bancari hanno aderito al di là delle aspettative: chiuse a Merano alcune filiali della Banca popolare dell’Alto Adige, l’adesione negli istituti nazionali supera il 20%. La partecipazione degli operatori del pulimento si aggira attorno al 30%, 50% alla Compass. Alla Finstral la media dell’adesione è del 40%, in alcuni sui stabilimenti, come in quello di Barbiano e Cortaccia, si arriva però fino all’80. Alla Forst di Lagundo, categoria FLAI CGIL, la percentuale dei lavoratori che ha aderito allo sciopero è del 25%, alla Coca Cola l’80.
Nella sanità, i dati parziali relativi al primo turno di lavoro della mattina (quelli definitivi di tutta la giornata saranno disponibili lunedì) evidenziano che rispetto all’ultimo sciopero generale la percentuale di adesione è più che triplicata. Anche tra i dipendenti provinciali il risultato è parziale: alle ore 11 la percentuale si è attestata intorno al 18-20%, quasi la metà tra gli insegnanti delle scuole materne.
A Vipiteno e Prati di Vizze, per fare qualche esempio, è la prima volta che gli asili sono rimasti chiusi per sciopero. Stesso risultato nelle scuole medie italiane e tedesche di Brunico, zone come il comprensorio della Val d’Ultimo raggiungono picchi di adesioni fino al 70%, a Merano la scuola media di lingua tedesca Wenter lo supera. Risponde anche il mondo di lingua ladina: solo ad Ortisei sono stati 18 gli insegnanti che hanno aderito allo sciopero, 23 in tutto quelli di madrelingua ladina.
La categoria dei metalmeccanici rimane quella con la maggiore adesione nella maggior parte delle aziende sul territorio provinciale: punte dell’80% si sono toccate infatti sia alle Acciaierie Valbruna che alla Sapa Profili, 60% alla Gkn di Brunico.