
Regione Lazio, occupato il punto vendita dell'Arsial nel cuore di Roma
L’Agenzia Regionale per l’Innovazione e lo Sviluppo dell’Agricoltura del Lazio (Arsial), affida il brand con procedura ristretta dei locali dell’enoteca regionale del Lazio, senza le necessarie garanzie occupazionali per i propri dipendenti. E i lavoratori si ribellano occupando il punto vendita della centrale via Frattina a Roma.
“Il bando di gara contiene una inefficace clausola sociale che lascia carta bianca ai futuri proprietari.- dichiara Francesco Iacovone, dell’esecutivo Usb Lavoro Privato – e i lavoratori chiedono con forza certezze per il proprio futuro e quello delle loro famiglie”
“Oggi, nella sede di via Frattina, i lavoratori hanno deciso di scioperare ad oltranza occupando l’enoteca fino al raggiungimento della sicurezza occupazionale – prosegue Iacovone – invitiamo i rappresentanti delle forze politiche e sociali a sostenere le ragioni dei lavoratori e a partecipare alla protesta. Siamo in attesa, intanto, del Consigliere Regionale Silvana Denicolo del M5S che ha comunicato la sua partecipazione”
“ L'USB Lavoro privato sosterrà queste donne e questi uomini, possibili vittime dei processi di privatizzazione in atto nella Regione Lazio e nel Comune di Roma.”- Conclude Iacovone -
“Il bando di gara contiene una inefficace clausola sociale che lascia carta bianca ai futuri proprietari.- dichiara Francesco Iacovone, dell’esecutivo Usb Lavoro Privato – e i lavoratori chiedono con forza certezze per il proprio futuro e quello delle loro famiglie”
“Oggi, nella sede di via Frattina, i lavoratori hanno deciso di scioperare ad oltranza occupando l’enoteca fino al raggiungimento della sicurezza occupazionale – prosegue Iacovone – invitiamo i rappresentanti delle forze politiche e sociali a sostenere le ragioni dei lavoratori e a partecipare alla protesta. Siamo in attesa, intanto, del Consigliere Regionale Silvana Denicolo del M5S che ha comunicato la sua partecipazione”
“ L'USB Lavoro privato sosterrà queste donne e questi uomini, possibili vittime dei processi di privatizzazione in atto nella Regione Lazio e nel Comune di Roma.”- Conclude Iacovone -