
"Complessivamente - continua - tutti i dipendenti vivono in una situazione di estremo disagio per la mancanza di chiarezza sul destini della società, le cui quote pubbliche dovrebbero essere poste in vendita dal Comune attraverso Ama alla fine dell'anno, con le immaginabili ricadute occupazionali. Tutto ciò è intollerabile, soprattutto per una giunta che si colloca a sinistra". "Il risanamento dei conti pubblici, i tagli di spesa non possono giustificare il sacrificio dei posti di lavoro e di conseguenza la riduzione in qualità e quantità dei servizi alla cittadinanza - prosegue la sindacalista - Ad Ama chiediamo di bloccare la gara capestro dei servizi nei cimiteri capitolini, alla società Roma Multiservizi di stabilizzare precari e parametri dei part time, al Comune di Roma di valorizzare il suo patrimonio aziendale e di rispettare gli obblighi di tutela occupazionale sottoscritti". "Per questo - conclude - sciopereremo unitariamente domani e parteciperemo alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio per il 23 maggio: per chiedere al Comune di Roma maggiore attenzione al mondo del lavoro e degli appalti e per ricordargli che Roma è anche nostra''