
“I lavoratori oggi hanno dimostrato di voler respingere l’accordo del 17 luglio, che li penalizza fortemente sul piano economico e dei diritti, aumentando i carichi di lavoro e diminuendo la sicurezza, e ribadiscono così di voler esprimersi con il referendum”, osserva Michele Frullo, dell’USB Lavoro Privato.
“In Atac c’è un problema di democrazia - sottolinea Frullo - questo stravolgimento della contrattazione di secondo livello non può essere deciso da azienda e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, ignorando la volontà dei lavoratori”.
“Vista la compattezza dello sciopero di oggi, continueremo nella mobilitazione in Atac, per difendere tutti i nostri diritti incluso il diritto di sciopero, sempre più sotto attacco anche da parte delle istituzioni”, conclude Frullo.