
Si moltiplicano gli episodi di aggressione al personale di guida e condotta del trasporto pubblico della città di Roma, aziende ed istituzioni continuano ad emettere i comunicati di routine senza alcuna intenzione di affrontare il problema in modo reale.
I lavoratori, completamente abbandonati a se stessi, si ritrovano tra l'incudine e il martello; da una parte a fare da capo espiatorio ai disservizi aziendali, dall'altra a subire le pretese di sempre maggiori carichi di lavoro, imposti dalle aziende attraverso gli accordi sottoscritti con i sindacati complici. Nel caso dei lavoratori del consorzio Roma TPL, inoltre, anche con il problema di non ricevere regolarmente il proprio salario tanto da essere costretti ad una costate ed estenuante pratica di protesta .