Secondo il sindacato dei medici, perchè conferma "la sciagurata legislazione vigente che esclude gli operatori sanitari dall’obbligo precauzionale di quarantena nell’ipotesi di contatti stretti e non protetti con casi confermati di malattia, trasformandoli in malati a loro volta ed untori, e consente l’utilizzo della mascherina chirurgica, un semplice presidio medico, al posto delle maschere filtranti ffp2/ffp3, prescritte dalla normativa europea e dalle linee guida delle società scientifiche come dispositivi di protezione individuale per il rischio biologico elevato. Un combinato disposto normativo, provato come nefasto dalle evidenze sul campo, che è alla base dei contagi negli ospedali, trasformati in luoghi di diffusione della malattia Covid-19, nel vuoto di indicazioni e programmi coerenti”.
“Un primato italiano, quello del contagio degli operatori sanitari - si legge nella nota - 18.500 ad oggi, il 10% per cento del totale, le cui cause, fin dal 24 febbraio, abbiamo individuato nell’insufficienza delle protezioni, carenza di personale a causa del decennale sotto-finanziamento del FSN, omissione dell’obbligo di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, lacune organizzative difficilmente giustificabili. Inascoltati da comitati tecnico-scientifici sordi e ciechi e dal Governo che ha fornito, e continua a fornire, valore legale a scelte incaute che poco hanno a che fare con la scienza”.
Secondo i medici ospedalieri, anche a proposito di assunzioni "si continuano a privilegiare, con una pervicacia degna di altri fini forme precarie, “usa e getta” lontane dal coprire i vuoti, presenti e futuri, nelle dotazioni organiche, almeno 10 mila ad oggi e altri 6 mila per ogni anno fino al 2025 a causa del pensionamento di Medici e Dirigenti sanitari ospedalieri con l’età media più alta al mondo. Ai danni di una buona occupazione, fatta di contratti di lavoro a tempo indeterminato, attingendo a graduatorie esistenti, o determinato, di specialisti e specializzandi del 4° e 5° anno, che garantiscano stabilità e prospettive di inserimento duraturo, tutele assicurative e previdenziali".
“La “Fase 2” – incalza il Segretario dell’Anaao - avrà bisogno della piena operatività degli ospedali italiani in termini di posti letto e di dotazioni organiche coerenti per affrontare la funzionalità degli ospedali Covid e l’immensa domanda di prestazioni accumulata in questo periodo emergenziale. Milioni di pazienti con patologie “ordinarie” attendono un intervento chirurgico, una visita specialistica o un esame diagnostico avanzato, affollando liste di attesa che si misurano oramai in anni, mentre la mortalità nelle patologie tempo dipendenti cardiovascolari già comincia a incrementare in modo preoccupante. La sostenibilità del SSN, un bene comune di cui tutti hanno tessuto le lodi, passa da qui”.
“Risparmiateci, caro Presidente del Consiglio, cari Ministri e cari Parlamentari - conclude Palermo - vuote retoriche che mai si trasformano in atti concreti di riconoscimento e valorizzazione della nostra categoria, e arrossite per “leggi vergogna” che hanno legittimato condizioni di lavoro che hanno portato a malattia e morte tanti Colleghi".