«Dagli insulti alle minacce – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – fino ad arrivare alle mani. Tutti i giorni. Dal Nord al Sud del Paese. L'importanza dell'uso della mascherina e del distanziamento sociale per questi lavoratori è fondamentale, visto che sono esposti al pubblico in ambienti chiusi per molte ore al giorno. E non possono certo rischiare la propria incolumità fisica a causa di alcuni clienti che negano la più grave crisi sanitaria degli ultimi 100 anni.»
«Questo è anche il prodotto dei convegni negazionisti e delle fake news sulla pandemia – prosegue il rappresentante sindacale – ci aspetteremmo un atteggiamento responsabile dai rappresentanti politici e dalla comunità scientifica. E invece la guerra politica che si gioca attorno alla crisi sanitaria sta mietendo le sue vittime: i lavoratori. Quelli più esposti e che non hanno riposato mai. Neanche durante il lockdown.»
«Richiamiamo il Governo al controllo capillare delle attività commerciali - conclude Iacovone - perché le regole sembrano saltate tutte. La “movida” nei luoghi dello shopping e della spesa alimentare non si è mai arrestata e se si vuole contenere la pandemia si deve cominciare proprio da lì.»