
Non un semplice appello, ma l’intenzione dichiarata di mettere in piedi «alle elezioni politiche del 2013 una lista di cittadinanza politica, radicalmente democratica, alternativa al governo Monti, alle politiche liberiste che lo caratterizzano e alle forze che lo sostengono». Il “quarto polo” promosso da una settantina di personalità è senz’altro la novità politica della settimana, che sta raccogliendo entusiasmi ma anche qualche critica. Potrebbe aprire nuove prospettive per la sinistra-sinistra (afflitta da continue diaspore) e per tutti coloro che chiedono discontinuità ma non vogliono finire in braccio a Grillo. «Un’operazione complicata ma necessaria», avvertono i promotori, le cui somme saranno tirate nell’assemblea romana del primo dicembre.