
Il papa si è infatti dichiarato più volte contro i matrimoni gay: "Sono un segno del diavolo e un attacco devastante ai piani di Dio".
E' così giunta netta la denuncia di un'associazione omosessuale cilena, una delle principali, che in un comunicato stampa: "Ancora una volta - dichiarano - la Chiesa pone a capo del Vaticano a un promotore dell'odio verso la diversità sociale e una figura del riferimento dell'omofobia e del disprezzo delle minoranze sessuali".
Ma poi a venir fuori è anche un'altra verità.
Una dichiarazione dell'allora arcivescovo di Buenos Aires che si è scagliato negativamente sulla candidatura allle presidenziali di Crisitina Kirchner. "Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici - dichiarò Berdoglio - L'ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l'uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell'uomo, ma niente più di questo. Abbiamo avuto una donna come presidente della nazione e tutti sappiamo cosa è successo", riferendosi al l'ex presidente Maria Estela Martinez de Peron.
Arrivano poi anche i toni sobri, decisamente formali da parte della presidente brasiliana, Dilma Rousseff, sull'elezione del papa e che hanno origine dalla presa di posizione di Bergoglio proprio al momento dell'elezione della Rousseff.
I legami tra politica e chiesa brasiliana dunque sono freddi, nonostante il numero di fedeli, da quando il neo Papa ha appoggiato Benedetto XVI, proprio nel 2010 nella vigilia delle elezioni brasiliane, a non votare i candidati che difendevano l'aborto. Un riferimento nemmeno troppo velato contro l'allora candidata Rousseff, che ha ricambiato lo "sgarbo" con un gelido silenzio all'annuncio choc delle dimissioni di Ratzinger.