Elezioni in Gb, il ruggito del leone scozzese ottenuto grazie ad un programma antiliberista

Nel 2004 si fece avanti per la leadership dell'Snp, ma poi decise di ritirarsi quando Alex Salmond annunciò la sua candidatura. Dal 2007 al 2014 ha ricoperto l'incarico di vice first minister scozzese, per poi assumere la guida del partito e della Scozia dopo il referendum di settembre. Da allora l'Snp ha visto aumentare il numero degli iscritti, superando la soglia dei 100mila. E' sposata dal 2010 con Peter Murrell, uno dei massimi dirigenti dell'Snp e stratega della campagna elettorale. Questo il programma elettorale con il quale l’Snp ha stravinto: aumento della spesa pubblica dello 0,5% all'anno per finanziare nuovi investimenti pubblici per 140 miliardi di sterline; obiettivo annuo di 100mila abitazioni a costi sostenibili per le famiglie di reddito basso e medio; aumento della paga oraria minima a 8,7 sterline (il Labour si ferma a 8) entro il 2020; reintroduzione dell'aliquota fiscale massima del 50% per i redditi superiori alle 150mila sterline; nuove tasse sugli immobili di lusso e sui bonus pagati ai supermanager della City; opposizione al rinnovo del programma di difesa nucleare Trident.
Da parte sua Cameron ha dovuto tener conto del risultato dell'Snp ed ha annunciato che e' sua intenzione mantenere unita la Gran Bretagna ma, allo stesso tempo, attuando il piu' rapidamente possibile la devoluzione della Scozia.