
Il PRC insieme ad altre associazioni e comitati, aveva promosso queste 4 delibere, raccogliendo l'adesione di migliaia di cittadini, con l'obbiettivo di utilizzare i canali democratici e partecipativi garantiti dalle istituzioni comunali, per indurre la giunta Marino a confrontarsi con le esigenze della città.
“La bocciatura di oggi, che avviene dopo un percorso di rinvii che ha assunto un carattere addirittura offensivo.secondo il segretario del Prc Claudio Ursella - è la dimostrazione della totale impermeabilità di questo governo cittadino, ad ogni istanza partecipativa, ad ogni processo democratico che nasce dal basso, oltre che del suo essere espressione di un sistema di potere che a Roma si perpetua sempre eguale da decenni, producendo quella stessa patologia criminale ormai nota come "mafia capitale". Il Prc parla di Marino come del passacarte “di quei poteri forti, che hanno sempre comandato a Roma, speculando sull'uso del bene comune territorio, sulla progressiva privatizzazione di servizi pubblici, come l'acqua e i trasporti, sulle emergenze sociali (casa, rifiuti, accoglienza) che lo stesso malgoverno produceva”.
La bocciatura delle 4 delibere, si aggiunge, quindi, all'attacco al reddito dei dipendenti comunali, all'acquiescente complicità nei confronti di sgomberi di occupazione abitative e spazi sociali, alla truffa del cosiddetto "Stadio della Roma”, “che nasconde l'ennesima megaspeculazione, all'approvazione di un bilancio fatto di tagli e privatizzazioni, alla servile accettazione di tutto l'impianto ideologico delle politiche di rigore”. Il Prc spera quindi che Marino e la sua maggioranza se ne vadano quanto prima, e che i cittadini possano tornare a votare “per scegliere finalmente il cambiamento, un nuovo modello di sviluppo della città, contro le politiche di rigore, le privatizzazioni e l'uso speculativo del territorio”. A questo proposito, “sarebbe ora da attendersi – prosegue la nota - una scelta coerente da parte delle forze della sinistra presenti in maggioranza, che decidano di uscire dalla maggioranza, rifiutando di fare da foglia di fico ad un governo cittadino che oltre ad avere contenuti di destra, è esplicitamente sostenuto da destra”.