
Nell’articolo si riportano dichiarazioni accreditate come “la voce di uno dei protagonisti, uno dei sindacalisti di punta....”. E si parla inoltre di appoggio diretto dell’USB al M5S, di spaccatura nel sindacato per chi appoggerà o meno tale partito, di accordi, di “poltrone” promesse, e addirittura dell'Assessorato al Bilancio per il Direttore del nostro Centro Studi.
"La deontologia professionale di un giornalista - replica Usb - prevede che prima di scrivere su questioni di cui non si conoscono direttamente fatti e protagonisti, si debba interpellare anche i diretti interessati, in questo caso, formalmente, il sindacato, e non un fantomatico sindacalista, di cui non si rivela l'identità, il quale con le sue affermazioni dimostra di non conoscere assolutamente l’USB o di volerne denigrare immagine e condotta sindacale. I fatti riportati non hanno alcun fondamento".
Usb, da una parte ammette che il M5S a Roma è sensibile più di altri ai temi legati al diritto all'abitare, "come è vero che un sindacato interloquisce naturalmente con le forze politiche e istituzionali, a livello nazionale e locale, e lo fa con tutte le formazioni politiche che dimostrano interesse per le cose che afferma e per come le mette in pratica", ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con quanto riportato nell'articolo de La Stampa.